zerotremilacento
Un'opera d'arte partecipata a Frosinone
Sara Ciuffetta, "Monumento ai vivi", Frosinone, 2011
“Monumento ai vivi” è la prima opera d’arte partecipata realizzata in Frosinone. Il modello operativo è quello sperimentato in questa città da zerotremilacento-arte pubblica relazionale.

http://www.monumentoaivivi.org/
http://www.monumentoaivivi.org/?page_id=182
http://www.monumentoaivivi.org/?p=69

L’opera “Monumento ai vivi” è il lavoro che Sara Ciuffetta, neolaureata all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, ha realizzato per la sua tesi di laurea, relatrice la prof.ssa Ilaria Mariotti, docente di Fenomenologia delle arti contemporanee.
Questo progetto di arte partecipata presuppone, come fattore irrinunciabile per la sua riuscita, il coinvolgimento della popolazione e sperimenta la cooperazione tra persone.

FINALITA' DEL PROGETTO
Con “Monumento ai Vivi” l’artista intende perseguire una serie di obiettivi: creare il dialogo ed il confronto fra persone perché nel rapporto umano si possano abolire pregiudizi, passività e isolamenti; attraverso la collaborazione e lo scambio di esperienze, dare la possibilità di acquisire coscienza delle proprie capacità di intervento in prima persona nel miglioramento dell’ambiente urbano e della
qualità della vita; dare visibilità all’arte contemporanea e informare delle nuove concezioni dell’arte - che si concepisce non più solo creata in un altrove e depositata nei luoghi deputati ma anche realizzata in modo condiviso per i luoghi del vivere quotidiano; coinvolgere concretamente le persone alla creazione dell’oggetto, della forma estetica dell’arte, mettendo in gioco la sensibilità, la libertà espressiva e la creatività di ognuno come mezzo di avvicinamento e di comprensione dell’arte stessa.

IL PROGETTO
L’obiettivo materiale del progetto è quello di realizzare una scultura permanente per la città di Frosinone costituita da oggetti di uso quotidiano che le persone della comunità mettono a disposizione per la sua realizzazione. La scultura è dunque il risultato dell’assemblaggio di tali materiali eterogenei, poi dipinta di un unico colore, scelto dagli stessi cittadini attraverso un sondaggio preliminare.
La sverniciatura degli oggetti e la loro successiva colorazione monocromatica è un’operazione dal contenuto simbolico. Gli oggetti di uso quotidiano parlano della vita reale, degli usi e costumi di una società. L’opera contiene in sé tutte le forme e tutte le tracce del vissuto ma con l’intervento artistico, acquistando nuova forma e nuova veste cromatica, diviene sintesi del lavoro comune.
L’installazione così concepita è destinata a definire
un nuovo spazio urbano ed è riproponibile in altre città dove, essendo differenti i contesti antropologici e sociali con cui si va ad interagire, si determineranno differenti esperienze di relazione e differenti forme espressive.

L'OPERA
Sara Ciuffetta, sulla base di diverse interviste e più di 200 questionari, raccolti più di 300 oggetti e relative storie legate ad essi, formata una squadra operativa di 30 persone, ha realizzato un’opera che è sintesi di tre opere: la scultura che sarà collocata nello spazio pubblico; un sito web con database dei questionari, degli oggetti e delle storie raccolte; un video che percorre le varie fasi operative.
Inoltre, tutte le foto delle persone che hanno partecipato sono raccolte in una pubblicazione edita nel febbraio 2012.

Nelle varie fasi del suo lavoro l’artista ha avuto il sostegno morale di alcuni docenti, del direttore dell’Accademia Angelo Vassallo e dell’assessore alla cultura Angelo Pizzutelli che hanno compreso, condiviso e incoraggiato fin dall’inizio il suo progetto.
Anche zerotremilacento-arte pubblica relazionale ha seguito Sara sia nella fase di ideazione che nelle fasi operative, supportandola fino all’ultimo, tranne nella realizzazione dei tre oggetti finali, lasciati esclusivamente a lei e al suo gruppo d’Accademia.


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