XILITOSIDERTOTEM-Pali, presenza diffusa e ignota
a cura di:
zerotremilacento
luogo:
Frosinone - Villa Comunale
data:
19.12.2007
Installazione video e musica per elementi verticali.
Insieme alla cementificazione e all’asfaltatura di sempre più consistenti quantità di superfici, la palificazione (nuda e pannellata), anch’essa sempre più copiosa, sta contribuendo al deturpamento del paesaggio urbano ed extraurbano del nostro paese.
La documentazione fotografica realizzata dall’associazione zerotremilacento testimonia di come un elemento che pur a vario titolo si può ritenere “necessario” possa, guardando più attentamente, rivelarsi spesso inadeguato e, nelle attuali concentrazioni, fastidioso, antiestetico, non funzionale e perfino pericoloso.
Oltre alla sovrabbondanza e alla notevole disomogenea varietà, colpisce la casualità e il disordine con cui troppo spesso i pali sono infissi al suolo, determinando problemi di impraticabilità dei percorsi pedonali, di pericolosità e visibilità agli incroci, di perdita della funzione stessa di avvertimento o indicazione per cui sono stati pensati.
L’associazione zerotremilacento è convinta che si debba provare a ripensare buona parte della palificazione attuale del territorio attraverso una sua
razionalizzazione e riqualificazione.
L’opera proposta vuole essere uno stimolo in tal senso e suggerire di porsi all’avanguardia di questo ripensamento promuovendo studi e progetti di settore per ideare almeno una nuova segnaletica e illuminazione, discreta, più efficace e gradevole per un paese che non voglia ..... rimanere al palo.
La documentazione fotografica alla base di questo lavoro è commentata da una colonna sonora realizzata attraverso l’organizzazione musicale dei diversi suoni ottenuti dai vari tipi di pali e pannelli opportunamente sollecitati.
Le video proiezioni hanno presentato tre diversi approcci alla questione “pali”.
Un primo video è una sorta di documento dello stato delle cose: un percorso fatto con occhio attento verso i pali e i cartelloni che fiancheggiano la via Monti Lepini a Frosinone. La prima cosa evidente è che la grande quantità di pali, cartelli pubblicitari e segnaletica stradale rende vano il principio per il quale sono stati posti in loco: praticamente non si leggono.
Inoltre tali elementi, che per molti fruitori abituali sono ormai diventati parte integrante del paesaggio urbano - e quindi in qualche modo “invisibili” - per chi invece percorre questa arteria per la prima volta, o raramente, sono elementi di vero inquinamento visivo. Sicuramente un “biglietto da visita” che non invita a fermarsi per approfondire la
conoscenza della città.
Un altro video è una denuncia della mancanza di una corretta gestione di questo settore. La presenza di pali in disuso da tempi immemorabili, arrugginiti, semi crollati, e mal dislocati, danno un senso di abbandono e di trascuratezza veramente indegni di una città capoluogo di Provincia, posta in una regione come la Ciociaria che ha una storia millenaria e monumenti storici di grande importanza e bellezza.
Infine, un terzo video è lo sguardo dell’artista che ci indica la possibile visione positiva, che ci insegna l’estetica di certi punti di vista, il miracolo della luce che ammorbidisce le forme e le impreviste geometrie che appaiono a chi le sa vedere.
Non tutti i pali sono dunque da buttare. Serve però una politica di risanamento, una corretta gestione e controllo del settore, un maggiore senso estetico e più attenzione per l’immagine della nostra città.