zerotremilacento
Io, tu e l'arte: Quando l'arte è pubblica e costruisce relazioni

a cura di:
Sara Ciuffetta

luogo:
Frosinone - Palazzo della Provincia

data:
24.05.2013

Monumento ai vivi è la prima opera d’arte partecipata realizzata a Frosinone. L’autrice è Sara Ciuffetta che l’ha realizzata nel 2011 per la sua tesi di Laurea all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, relatrice la docente di Fenomenologia delle Arti Contemporanee prof.ssa Ilaria Mariotti.
Il modello operativo adottato che l'autrice presenta in questa sede è quello dell’arte pubblica relazionale - sperimentato in questa città da zerotremilacento - un progetto di arte partecipata che sperimenta la cooperazione tra persone e che, come fattore irrinunciabile per la sua riuscita, presuppone il coinvolgimento della popolazione.

Con “monumento ai vivi” l’artista ha inteso perseguire una serie di obiettivi:
- creare il dialogo fra persone perché nel rapporto umano si possano abolire pregiudizi, passività ed isolamenti;
- attraverso la collaborazione e lo scambio di esperienze, dare la possibilità di acquisire coscienza delle proprie capacità di intervento in prima persona nel miglioramento dell’ambiente urbano e della qualità della vita;
- dare visibilità all’arte contemporanea ed informare
delle nuove concezioni dell’arte – che si concepisce non più solo creata in un altrove e depositata nei luoghi deputati, ma anche realizzata in modo condiviso per i luoghi del vivere quotidiano;
- coinvolgere concretamente le persone alla creazione dell’oggetto, della forma estetica dell’arte e la creatività di ognuno come mezzo di avvicinamento e di comprensione dell’arte stessa.
L’obiettivo concreto del progetto è stato quello di realizzare una scultura permanente per la città di Frosinone costituita da oggetti di uso quotidiano che le persone della comunità mettono a disposizione per la sua realizzazione. La scultura è dunque il risultato dell’assemblaggio di tali materiali eterogenei, poi dipinto di un unico colore, scelto dagli stessi cittadini attraverso un sondaggio preliminare.
La sverniciatura degli oggetti e la successiva colorazione monocromatica si carica di forte contenuto simbolico. Gli oggetti di uso quotidiano parlano di vita reale, degli usi e dei costumi di una società. L’opera contiene in sé tutte le forme e tutte le tracce del vissuto, ma con l’intervento artistico, acquistando nuova forma e nuova veste cromatica, diviene sintesi del lavoro comune. L’installazione così concepita è destinata a definire un nuovo spazio urbano ed è riproponibile in altre città dove, essendo differenti i contesti antropologici e sociali con cui si va ad interagire, si determineranno differenti esperienze di relazione e quindi differenti forme espressive.
Sara Ciuffetta, sulla base di diverse interviste e più di 200 questionari, raccolti più di 300 oggetti e relative storie legate ad essi, formata una squadra operativa di 30 persone, ha realizzato un’opera che è sintesi di tre opere: la scultura che sarà collocata nello spazio pubblico; un sito web con database dei questionari, degli oggetti e delle storie raccolte; un video che ripercorre le fasi operative. Inoltre, tutte le foto delle persone che hanno partecipato sono raccolte in una pubblicazione edita nel febbraio 2012.
A sostenere l’artista nel suo lavoro, alcuni docenti e l’allora direttore della Accademia Angelo Vassallo, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone, che hanno compreso, condiviso ed incoraggiato fin dall’inizio il suo progetto.
Anche zerotremilacento arte pubblica relazionale ha seguito Sara sin dalla fase di ideazione, attraverso le fasi operative e se non presente attivamente nella realizzazione, sarà testimone e orgogliosa sostenitrice nella fase dell’installazione dell’opera.
Il Comune di Frosinone ha condiviso con l’autrice e con l’associazione zerotremilacento l’idea di destinare l’opera ad una installazione permanente nell’area della stazione di valle dell’ascensore inclinato.
it | en