Trame - rito di terra, radici e migrazioni
a cura di:
marina longo
luogo:
Frosinone - Villa Comunale
data:
21.03.2007, ore 17.00
Il lavoro svolto con le donne apparteneti a diverse etnie e provenienti da differenti Paesi e regioni, si è concluso con un evento che ha avuto luogo presso la Villa Comunale di Frosinone e che è stato caratterizzato da una serie di momenti, tutti volti ad una partecipazione corale ed al reciproco scambio con proiezioni in sequenza e momenti di ritualità collettiva.
Le proiezioni hanno dominato tutti i momenti della performance e presentavano figure femminili appartenenti alla nostra comunità ma nate in diverse regioni italiane e in diversi Paesi del mondo.
Quale tratto distintivo ed individuale, esse erano state invitate ad esprimersi nella loro lingua e/o dialetto di origine per dare i tratti essenziali del sé quali il nome, il Paese o la regione di origine, la famiglia, il lavoro. Le stesse informazioni erano presentate anche in italiano per dare la possibilità di essere intese da tutti.
Quale tratto unificante, pur nella diversità di lingua e contenuto, erano state invitate a presentare una “ninna nanna”, cioè un elemento fortemente legato alla tradizione di ciascun Paese, regione, famiglia, che fosse una nenia o un canto che veniva usato
per cullare i bambini.
- Una serie di nastri colorati erano a disposizione di tutti per potervi scrivere i propri sogni e i desideri.
- Diverse ciotole contenenti terre di varia provenienza e colore erano predisposte per un nuovo “radicamento”.
- Un melograno (punica granatum), scelto per la sua simbologia, era stato predisposto per essere piantato in un punto centrale della Villa scelto come “luogo delle antiche essenze e delle nuove radici”.
In una sorta di rito collettivo, ciascuno ha preso un nastro con il sogno/desiderio e una ciotola di terra e si è avviato verso il luogo della piantagione. Lì, dove l’albero affonderà le sue radici, si sono mescolate le terre mentre ai rami tesi verso l’alto si sono legati i nastri dei sogni/desideri.
Una festa di sapori multietnici - a base di cibi portati da tutte le partecipanti - fatta di assaggi, di brindisi e di scambi di ricette, ha concluso l’evento.
Il melograno radicherà e continuerà a crescere in questo spazio comune come simbolo delle nuove radici comuni.