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DESTINAZIONI D'USO - Pratiche di sperimentazione artistica sugli usi del suolo
Fase 3

condotto da:
Andrea Caretto e Raffaella Spagna

luogo:
Frosinone - Casa Criscuolo e Terrazzi di Colle San Pietro

data:
08.05.2010, ore 9.30 - 09.05.2010, ore 20.00

Sabato 8 e domenica 9 maggio 2010 ha avuto luogo la terza fase del laboratorio tenuto dagli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna. Il percorso iniziato il 14 novembre 2009 si è concluso con un atto concreto, la nascita del primo orto.
L’obiettivo è quello di mettere a punto un progetto condiviso dei tre terrazzamenti del Colle San Pietro e di lavorare, nel più alto dei tre, all’impianto di un orto di tipo “sinergico”, un orto inteso come "cuore" del sistema, luogo della rigenerazione e autofertilizzazione del suolo.
Il segno che si intende inserire deve essere modellato per permettere "relazioni nuove nel corpo della città": nuove relazioni tra gli elementi naturali (suolo-sottosuolo-atmosfera- elementi vegetali); tra gli elementi naturali e la singola persona; tra le persone; tra le persone che si stanno impegnando nell'orto e il Colle San Pietro; tra il Colle San Pietro e la città.
Ottenuto dall’Amministrazione Comunale il comodato d’uso dei terrazzamenti del Colle San Pietro ed un primo carico di terra, si è attuata un’ulteriore azione collettiva che ha portato alla
realizzazione del primo “orto sinergico” - aperto alla condivisione con tutti i cittadini del Colle San Pietro - ispirato ai principi di Masanobu Fukuoka e alla permacultura (permanent agricolture) di Bill Mollison.
Fissati a marzo i principi ispiratori dell'Orto d'Arte, nei mesi successivi gli artisti avevano operato una sintesi di quanto espresso nelle schede di indagine, redatte dal "gruppo operativo", relativamente all'uso degli spazi, con eventuale specificità diversa per i tre terrazzamenti, i possibili elementi formali per le sedute ed i contenitori per le piante, i materiali per il riassetto delle pareti verticali, i fiori e gli arbusti preferiti, ecc.
Nella prima giornata di lavoro comune si è tentato di arrivare ad una forma dell'orto sinergico concretamente condivisa e tracciabile sul terreno. La cosa è stata possibile solo quando gli artisti hanno hanno visto nella forma dei due coni di terra fertile, così scaricata sul terrazzo dai trasportatori, proprio la forma "madre", generatrice di frutti, che poteva contenere in sé tutte le premesse date.
Il giorno seguente, gli artisti con i membri del "gruppo orti" ed alcuni cittadini, hanno lavorato alla realizzazione dell'orto, dando forma al bancale per l'orto sinergico e impiantando piante di ortaggi e fiori, arbusti e rampicanti.




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