Orto #03 - Parco delle Molazzete
territorio:
Ferentino
Dopo tre anni di sperimentazione all'orto BARCHE SE' alcune strutture del Dipartimento di Salute Mentale di Frosinone si sono incontrate con zerotremilacento per progettare l'introduzione della coltivazione degli orti all'interno delle pratiche utilizzate dalle Comunità Teraputiche e dai Centri Diurni del Dipartimento. Il Centro Diurno "La Bussola" di Ferentino, uno dei soggetti promotori del progetto, ottiene dall'Amministrazione Comunale di Ferentino il comodato d'uso di un terreno all'interno del Parco delle Molazzete. L'orto viene realizzato nella primavera del 2013. L'esperienza di Ferentino è caratterizzata dalla partecipazione corale degli utenti, delle famiglie e degli operatori, tutte le scelte maturano in assemblea, come pure tutte le fasi operative sono condotte insieme senza alcuna distinzione di ruolo. Il terreno, dissodato in autunno, è stato recintato con una rete leggera per impedire l'accesso agli animali e provvisto di un impianto di irrigazione. Le famiglie degli utenti, oltre ad essere molto presenti in tutte le attività, si sono preoccupate anche di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione delle infrastrutture.
Il Comitato di Gestione del Parco si è reso disponibile a collaborare, come pure il Comitato di Quartiere.
Finalità:
- Operare nello spazio pubblico sulla esclusione/inclusione di cittadini e/o di comunità di cittadini.
- Realizzare orti pubblici come spazi di relazione e di inclusione.
- Realizzare orti pubblici eco compatibili e dove si praticano varie forme di colture biologiche
- Realizzare una collaborazione tra il Centro Diurno "La Bussola" di Ferentino, l’associazione zerotremilacento e i Comitati di Quartiere, finalizzata alla realizzazione di Orti pubblici integrati, dove per integrati si intende inseriti nel contesto sociale e ambientale operativo e dove i cittadini e gli utenti del Centro operano assieme per il raggiungimento degli obiettivi di questo progetto.
- Recuperare un rapporto con la natura fondato sul rispetto dei cicli e dell’ambiente.
- Realizzare orti-giardini che uniscano il bello col buono, che creino armonia paesistica anziché degrado e abbandono dentro e fuori i centri abitati.
- Creare/sperimentare intorno alla malattia mentale nuove forme relazionali all’interno del corpo sociale del territorio operativo.
Dopo il primo anno di esperienza gli utenti del Centro Diurno, partendo dal loro sentire e passando per un percorso di manipolazione ed elaborazione di idee, hanno scelto la forma dell'orto da realizzare. Tale forma assomiglia a una foglia o a un albero, e il significato attribuito a tale scelta è che essa rappresenta la vita.