Seminarte
territorio:
Supino (FR)
Un progetto Seminarte, proposto alla Summer School da zerotremilacento che, grazie ad un partenariato con l’Università di Roma la Sapienza, nella persona del Prof. Arch. Alessandro Camiz, avrà piena attuazione durante il Workshop previsto per il periodo tra il 18 ed il 24 Agosto p.v..Consiste in un laboratorio della durata di una settimana con studenti stranieri, finalizzato alla progettazione e realizzazione di un mosaico di semi. L’opera partecipata e relazionale, secondo il modo di operare dell’Associazione, è ispirata alla Villa Romana con la sua storia, che accoglierà il singolare mosaico ed alla Città di Supino con le sue note tradizionali infiorate; città che, a sua volta, ospita la Villa e gli studenti stranieri, in occasione della Summer School, ormai da due edizioni.
Grazie all’interazione tra Università la Sapienza di Roma e zerotremilacento, l’opera è già in piena fase di evoluzione e sta prendendo e cambiando forma col contributo di chi vi partecipa: un mosaico complementare o di richiamo, sarà probabilmente riproposto in una seconda versione, anche nel centro della Città, in una delle Piazze principali, a garantire da un lato piena partecipazione e fruizione della cittadinanza ed a far comunicare idealmente, dall’altro, la città con il suo attrattore turistico per eccellenza, la Villa Romana. Oltre ad una fase preliminare di richiesta di autorizzazioni e di reperimento semi e materiali vari necessari alla realizzazione, l’associazione sta
organizzando il lavoro perché in quella settimana le fasi di sviluppo relazionale e di condivisione abbiano una sequenza già fissata: il progetto della forma, la tecnica di riproduzione, la posa del mosaico. Il mosaico di semi sarà un punto di arrivo per gli studenti coinvolti, ma una nuova partenza di relazione con la Città perché eventualmente con nuove successive procedure di installazione/piantumazione il germinare dei semi prima e lo sviluppo delle piante poi, possano garantire una durata, una trasformazione ed una “vita”, all’opera, che vivrà finché i cittadini stessi e gli addetti alla manutenzione della Villa, vorranno prendersene cura.
L’associazione si propone di indagare durante il laboratorio al fianco degli studenti il progetto e la realizzazione di uno stencil o qualcosa di analogo che permetta la rapida ed efficace posa in opera del mosaico, generando una matrice su cui gettare i semi, che asportata in un secondo momento lasci la natura incontaminata o la pavimentazione della Piazza a far da sfondo integrato con l’opera; perché l’opera diventi parte dell’esistente.