zerotremilacento
Il progetto generale
territorio:
Frosinone
Il progetto Da Cosa nasce cosa è forse quello che meglio chiarisce la forma e il modello operativo dell'agire artistico della nostra associazione.
L’analisi del territorio ha messo in evidenza un cuore verde nella città di Frosinone: una zona di verde che si allarga e si restringe lungo le rive del fiume Cosa, il corso d’acqua che attraversa l’abitato. L’urbanizzazione l’ha risparmiata ma i campi un tempo coltivati sono abbandonati, le mole che macinavano granaglie sono chiuse e in parte crollate, le quattro sorgenti che approvvigionavano di acqua potabile la città abbandonate al degrado e all’inquinamento. Il fiume non è più propulsore economico perciò scorre dimenticato e sempre più irraggiungibile a causa della vegetazione e degli uomini che ne sbarrano i percorsi e ne degradano le rive.
Lentamente ma inesorabilmente il fiume esce fuori anche dall’immaginario cittadino, la maggior parte dei cittadini ne ignora l’esistenza e pochi sono in grado di individuarne il percorso.
Questo territorio, uno dei tanti “non luogo” della città, viene assunto come elemento sensibile su cui intervenire con l’arte. Negli anni, e in un crescendo di impegno e realizzazioni, zerotremilacento organizza l’evento Da Cosa nasce cosa.
La presenza dell’arte nelle sue molteplici forme e linguaggi ha lo scopo di generare immaginario positivo, laddove esso è negativo, di provocare bisogni, di suggerire percorsi, di creare riappropriazioni;
L’analisi del territorio ha messo in evidenza un cuore verde nella città di Frosinone: una zona di verde che si allarga e si restringe lungo le rive del fiume Cosa, il corso d’acqua che attraversa l’abitato. L’urbanizzazione l’ha risparmiata ma i campi un tempo coltivati sono abbandonati, le mole che macinavano granaglie sono chiuse e in parte crollate, le quattro sorgenti che approvvigionavano di acqua potabile la città abbandonate al degrado e all’inquinamento. Il fiume non è più propulsore economico perciò scorre dimenticato e sempre più irraggiungibile a causa della vegetazione e degli uomini che ne sbarrano i percorsi e ne degradano le rive.
Lentamente ma inesorabilmente il fiume esce fuori anche dall’immaginario cittadino, la maggior parte dei cittadini ne ignora l’esistenza e pochi sono in grado di individuarne il percorso.
Questo territorio, uno dei tanti “non luogo” della città, viene assunto come elemento sensibile su cui intervenire con l’arte. Negli anni, e in un crescendo di impegno e realizzazioni, zerotremilacento organizza l’evento Da Cosa nasce cosa.
La presenza dell’arte nelle sue molteplici forme e linguaggi ha lo scopo di generare immaginario positivo, laddove esso è negativo, di provocare bisogni, di suggerire percorsi, di creare riappropriazioni;
ciò che era “non luogo” diviene un insieme denotato da un vissuto emozionale e relazionale. L’arte, installata o performata lungo le rive, nelle acque, sui pontili, nelle macchie boschive e nelle radure, è creata per quei luoghi. Gli artisti frequentano il territorio prescelto, lo vivono, lo interpretano realizzando un intervento secondo la propria sensibilità e i propri linguaggi espressivi.
L’esperienza del primo anno diventa la base della proposta del secondo e questa per il terzo, così che Da Cosa nasce cosa lentamente coinvolge l’ambiente socio culturale della città come le associazioni, le scuole, l’Accademia di Belle Arti e gli artisti di Frosinone.
Da Cosa nasce cosa, come indica il felice gioco di parole, cresce nello spazio fisico, sociale, culturale ed istituzionale, diventa un modello di azione artistica e non solo artistica, diventa una modalità di azione per qualsiasi intervento in spazio pubblico, un modello per realizzare “la Città e il diritto di cittadinanza”.
L’esperienza del primo anno diventa la base della proposta del secondo e questa per il terzo, così che Da Cosa nasce cosa lentamente coinvolge l’ambiente socio culturale della città come le associazioni, le scuole, l’Accademia di Belle Arti e gli artisti di Frosinone.
Da Cosa nasce cosa, come indica il felice gioco di parole, cresce nello spazio fisico, sociale, culturale ed istituzionale, diventa un modello di azione artistica e non solo artistica, diventa una modalità di azione per qualsiasi intervento in spazio pubblico, un modello per realizzare “la Città e il diritto di cittadinanza”.
